Baricitinib: un nuovo farmaco per contrastare l’alopecia areata
L’introduzione nelle profilassi terapeutiche di farmaci a base di inibitori della Janus chinasi (JAK) è sicuramente tra gli approcci più innovativi nella cura dell’alopecia areata.
Di particolare rilevanza e ancora in via di sperimentazione c’è l’utilizzo del principio attivo Baricitinib, approvato in Italia solo nella formulazione a marchio Olumiant e che come tutti gli inibitori delle JAK è definito un immunomodulatore, ovvero un farmaco in grado di variare l’attività del sistema immunitario.
Cos’è il Baricitinib e come agisce?
Il Baricitinib è un doppio inibitore che agisce in modo selettivo e reversibile sugli enzimi JAK1 e JAK2; modulando questi due enzimi si modifica la produzione di citochine implicate nella patogenesi di diverse malattie autoimmuni, tra cui l’alopecia areata.
Le citochine segnalano al sistema immunitario dove concentrare i propri sforzi e, nel caso specifico dell’AA, innescano erroneamente una risposta contro i follicoli piliferi che cominciano a non lavorare o a lavorare male.
Grazie a questa nuova classe di inibitori, il Bariticinib è in grado di interrompere il meccanismo di segnalazione errato modulato dalla citochine permettendo al follicolo di ritornare a produrre naturalmente capelli e/o peli.
Questo inibitore ha un’ottima biodisponibilità e un’emivita di 12,5 ore circa, ciò significa che l’organismo ha a disposizione per molte ore un’alta percentuale di principio attivo libero, pronto a diffondersi nei tessuti per esplicare il suo effetto biologico.
I risultati dei Test
Studi recenti hanno valutato l’efficacia del trattamento in pazienti affetti da alopecia areata utilizzando diverse quantità in mg del principio attivo. Studi di fase 3, infatti, hanno mostrato dati relativi all’utilizzo del Baricitinib dopo 1 e 2 anni di trattamento.
La monoterapia continuata con Baricitinib per 52 settimane, ha determinato una ricrescita dei capelli con il raggiungimento del SALT <20% nel 39,0% dei pazienti trattati con Olumiant 4 mg e nel 22,6 % dei pazienti trattati con 2 mg.
Dopo 104 settimane, per quanto riguarda la crescita dei capelli, è stato osservato un mantenimento del SALT <20% nel 90,7% dei pazienti trattati con 4 mg di Olumiant e nell’89,2% dei pazienti trattati con 2 mg (1).
Questi risultati suggeriscono che la terapia a lungo termine può essere particolarmente importante per i pazienti con malattia estesa, poiché potrebbero richiedere più tempo per rispondere al trattamento.
Come già detto, in Italia, l’inibitore Baricitinib è approvato solo nella formulazione Olumiant, un prodotto dell’azienda Eli Lilly and Company, disponibile in compresse rivestite da 4 mg e 2 mg, in confezioni da 14, 28, 35, 56, 84 e 98 compresse.
Anche gli studi svolti in Italia presso 4 Unità di Dermatologia di Milano (Policlinico, San Raffaele, San Donato Milanese, Humanitas) su 50 soggetti ha dimostrato che il Baricitinib induce un tasso di crescita elevato con tempi di risposta alla terapia che vanno dalle 4-12 settimane per gli early responders, 12-36 settimane per i gradual responders e 36-52 settimane per i late responders (2).
(1) – King, Brett, et al. “Two phase 3 trials of baricitinib for alopecia areata.” New England Journal of Medicine 386.18 (2022): 1687-1699.
(2) – Gargiulo, Luigi, et al. “Effectiveness and safety of baricitinib in patients with severe alopecia areata: a 36-week multicenter real-world experience.” Journal of Dermatological treatment 34.1 (2023): 2268764.
Quanto costa Olumiant Baricitinib?
Olumiant Baricitinib è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (centri ospedalieri o specialisti), con prezzi indicativi che possono andare approssimativamente da 700€ per Olumiant 28 cpr rivestite 4 mg a 2.000€ per Olumiant 84 cpr rivestite 4 mg.
Quantità e modo d’uso
Attualmente la dose raccomandata di Olumiant Baricitinib è 2 mg una volta al giorno per gli adulti con grave alopecia areata, prevedendo un aumento a 4 mg se la risposta al trattamento non è adeguata. Una volta ottenuta una risposta soddisfacente, il dosaggio va gradualmente diminuito fino alla sospensione del farmaco.
Sicurezza del Baricitinib
Gli studi clinici hanno generalmente mostrato che il Baricitinib ha un profilo di sicurezza accettabile. Gli eventi avversi comuni includono infezioni del tratto respiratorio superiore, nausea e aumento dei livelli di colesterolo. Gli eventi avversi gravi sono rari, ma possono includere infezioni gravi, trombosi venosa profonda (DVT), embolia polmonare (PE) e eventi cardiovascolari maggiori (MACE). In studi a lungo termine, il profilo di sicurezza del Baricitinib è rimasto coerente con quello osservato negli studi iniziali. Non sono emersi nuovi segnali di sicurezza significativi durante il trattamento continuato per periodi prolungati.
Tollerabilità di Bariticinib
La tollerabilità del Baricitinib è generalmente buona, con un tasso di interruzione del trattamento basso dovuto a effetti avversi. Nei pazienti con Alopecia Areata, la qualità della vita, misurata tramite strumenti come lo Skindex-16, è migliorata nel tempo, indicando una tollerabilità accettabile del farmaco.
Considerazioni Importanti
Purtroppo, nonostante le ottimistiche prospettive della comunità scientifica vanno fatte alcune considerazioni su questa classe di farmaci, sicuramente i costi di un trattamento a base di Baricitinib sono elevati ma è auspicabile un ridimensionamento dei prezzi una volta terminati i numerosi studi in corso.
Altra considerazione, forse ancor più importante, è che gli inibitori delle JAK, non intervenendo sulle cause della malattia, non garantiscono un effetto duraturo dal momento in cui la terapia viene sospesa. In diversi studi, infatti, pazienti con alopecia areata hanno sì mostrato grandi risultati durante il trattamento ma, quando interrotto, i capelli sono nuovamente caduti.
Tuttavia, sono diverse le società che stanno studiando e sviluppato nuovi farmaci a base di Baricitinib e il tasso di successo terapeutico sta migliorando notevolmente; potrebbe anche essere possibile che pazienti non sensibili alla formulazione di un’azienda mostrino invece giovamento utilizzando il farmaco prodotto da un’altra azienda.
È chiaro, quindi, che sono necessari studi più lunghi e approfonditi per poter valutare l’efficacia a lungo termine di Baricitinib e soprattutto per escludere eventuali rischi di sviluppare eventi avversi in seguito al trattamento con questa classe di farmaci immunomodulatori, che pare possa cambiare per sempre l’approccio a diverse patologie autoimmuni, tra cui l’alopecia areata che interessa moltissimi pazienti adulti e pediatrici.